Bruxelles, 3 gennaio 2025 – È entrata in vigore la direttiva europea sull’equilibrio di genere nei consigli di amministrazione delle società quotate in borsa. L’obiettivo è ambizioso: raggiungere una maggiore rappresentanza femminile entro il 30 giugno 2026.

La direttiva, recepita dagli Stati membri il 28 dicembre 2024, stabilisce che le grandi aziende quotate in borsa debbano avere almeno il 40% di donne tra gli amministratori non esecutivi e il 33% tra tutti i membri del consiglio.

Nonostante negli ultimi anni si siano registrati progressi nella presenza femminile nei board aziendali, la situazione in Europa rimane eterogenea. La quota media di donne nei consigli di amministrazione è del 34%, ma varia notevolmente tra gli Stati membri. I Paesi con quote obbligatorie registrano una percentuale del 39,6%, contro il 33,8% di quelli con misure più blande e appena il 17% di quelli che non hanno adottato alcun provvedimento.

Misure chiave della direttiva:

  • Procedure di selezione trasparenti: criteri di selezione neutrali rispetto al genere.
  • Regola di preferenza: in caso di pari qualifiche, si privilegia il candidato del sesso sottorappresentato.
  • Trasparenza: le aziende devono divulgare i criteri di qualificazione su richiesta dei candidati non selezionati.
  • Impegni individuali: le società quotate devono impegnarsi a raggiungere l’equilibrio di genere tra gli amministratori esecutivi.
  • Rendicontazione: le aziende devono rendicontare la composizione dei consigli di amministrazione, gli ostacoli incontrati e le azioni intraprese per raggiungere gli obiettivi.
  • Sanzioni: previste sanzioni efficaci, proporzionate e dissuasive per le aziende che non rispettano gli obblighi di selezione trasparente e di rendicontazione.

La Commissione Europea vigilerà sull’attuazione della direttiva da parte degli Stati membri e potrà avviare procedure di infrazione in caso di mancata o errata applicazione.

“L’equilibrio di genere è una questione di giustizia per tutti e le pari opportunità devono essere garantite in ogni aspetto della vita”, ha dichiarato Hadja Lahbib, Commissario per l’uguaglianza. “Questa direttiva rappresenta una pietra miliare. Le regole adottate dall’UE nel 2022 devono ora essere applicate dagli Stati membri. Queste regole libereranno lo straordinario potenziale delle donne per guidare la nostra crescita e l’innovazione.”

La direttiva sull’equilibrio di genere nei consigli di amministrazione si inserisce in un più ampio quadro di iniziative europee volte a promuovere la parità di genere, come la Strategia per la parità di genere 2020-2025. La Commissione Europea adotterà prossimamente una nuova roadmap per i diritti delle donne, con l’obiettivo di rafforzare ulteriormente l’impegno verso un’Unione dell’uguaglianza.