L’Unione Europea ha annunciato l’erogazione del primo pagamento di 1,5 miliardi di euro a sostegno dell’Ucraina, derivante da attività russe bloccate. Queste entrate straordinarie, generate dagli operatori dell’UE e detenute dai depositari centrali di titoli (CSD), provengono da attività pubbliche russe bloccate e sono state messe a disposizione della Commissione da Euroclear il 23 luglio. I fondi saranno utilizzati per rafforzare le capacità militari dell’Ucraina e per la ricostruzione del paese attraverso lo Strumento Europeo per la Pace, dimostrando l’impegno dell’UE nel sostenere l’Ucraina nel suo percorso verso la stabilità e la sovranità. L’origine di questi fondi risiede nelle misure restrittive imposte dall’UE contro la Russia a seguito della sua brutale invasione dell’Ucraina. Una delle sanzioni chiave è il blocco delle attività della Banca Centrale Russa detenute nell’UE, misura che ha generato un accumulo straordinario di contante e depositi nel bilancio dei CSD, creando entrate eccezionali che ora vengono destinate all’Ucraina. Secondo la decisione del Consiglio UE presa nel febbraio 2024, i depositari centrali di titoli che detengono attività e riserve della Banca Centrale Russa per un valore superiore a 1 milione di euro devono accantonare le disponibilità liquide accumulate a causa delle sanzioni. Queste risorse, non appartenenti alla Russia, sono ora utilizzate per finanziare iniziative critiche per l’Ucraina. L’erogazione di questi fondi è parte di una più ampia strategia dell’UE per sostenere l’Ucraina contro l’aggressione russa. Le entrate, già bloccate a seguito delle sanzioni, saranno ora reinvestite per rafforzare le capacità militari dell’Ucraina, promuovendo al contempo la ricostruzione del paese devastato dalla guerra. Il portavoce della Commissione Europea ha sottolineato che “questo primo pagamento è solo l’inizio di un impegno duraturo da parte dell’UE per sostenere l’Ucraina nella sua lotta per l’indipendenza e la sovranità. Utilizzeremo ogni risorsa a nostra disposizione per garantire che l’Ucraina abbia gli strumenti necessari per difendersi e ricostruire il suo futuro.” Il piano dell’UE non si limita a questo primo stanziamento: nel contesto di un supporto continuativo, l’Unione Europea si impegna a esplorare ulteriori modalità per utilizzare le entrate generate dalle sanzioni in maniera efficace e mirata. La Commissione Europea sta lavorando a stretto contatto con partner internazionali per coordinare gli sforzi di assistenza e garantire che ogni euro sia impiegato in maniera efficace per il bene dell’Ucraina. L’invasione russa dell’Ucraina ha scosso profondamente l’Europa e il mondo intero, portando a una serie di sanzioni senza precedenti da parte dell’UE e dei suoi Stati membri. Queste misure non solo mirano a punire l’aggressione russa, ma anche a creare un fondo di supporto per coloro che ne sono stati colpiti ingiustamente. Con la decisione di utilizzare queste risorse per l’Ucraina, l’Unione Europea dimostra ancora una volta la sua determinazione nel rispondere a crisi internazionali con azioni concrete e mirate. L’erogazione di 1,5 miliardi di euro all’Ucraina rappresenta un passo significativo nella strategia dell’Unione Europea per affrontare le conseguenze dell’aggressione russa e sostenere la ricostruzione di un paese libero e sovrano. Questo impegno si inserisce in un quadro più ampio di solidarietà europea e cooperazione internazionale, mirando a costruire un futuro di pace e prosperità per l’Ucraina e per tutta l’Europa.

 

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