Nel quadro europeo di valutazione sull’innovazione 2021, pubblicato oggi dalla European Commission, l’Italia sta migliorando le sue performance rispetto agli altri Stati membri dell’UE. L’Italia accelera sull’innovazione, soprattutto grazie allo sviluppo della banda larga, e scala la classifica europea portandosi sempre più vicina alla media Ue, ma si conferma ancora una volta un “innovatore moderato”. La frenata- rivela l’indice annuale sull’innovazione pubblicato dalla Commissione Ue- è dovuta soprattutto da investimenti deboli nel capitale umano e a sostegno di ricerca e sviluppo nel settore pubblico.

L’indice annuale sull’innovazione pubblicato dalla Commissione Ue riscontra una frenata a causa di investimenti deboli nel capitale umano e a sostegno di ricerca e sviluppo nel settore pubblico. A trascinare l’Unione sono i Paesi “leader dell’innovazione” con la Svezia prima seguita da Finlandia, Danimarca e Belgio, tutti con prestazioni oltre il punteggio di 140, ben superiori alla media Ue di 113. Seguono gli “innovatori forti” (tra 120 e 140 punti), tra cui Germania e Francia. L’Italia (108 punti) è, insieme ad altri otto Stati, un “innovatore moderato”, mentre chiudono la classifica Bulgaria e Romania, in compagnia degli altri “innovatori emergenti” (meno di 80 punti) interamente rappresentati dai Paesi dell’Europa orientale.

Quadro europeo di valutazione dell’innovazione (europa.eu)